Neroconfetto - L'esordio gotico di Giulia Sara Miori
"L'aereo si stacca dal suolo, stiamo per decollare,sento il rumore dei motori e so che tra poco la paura mi farà diventare un animale, non sarò più una donna di trent'anni ma un animale selvatico, un animale pronto a scappare, ma dove? C'è solo questo sedile scomodo che mi fa sentire costretta, e il finestrino è proprio accanto a me, vorrei oscurarlo ma non posso, i finestrini devono restare così come sono in fase di decollo, è la procedura."
Ventuno racconti macabri e gotici su ossessioni, paure e follie che assumono le sembianze di fantasmi che perseguitano le protagoniste, tutte donne, sconvolgendole davanti alla violenza e ai desideri degli altri. Sono proprio questi mostri che fanno parte dell'umano a rivelare il lato oscuro della bellezza e della perfezione. Perché esserlo a tutti costi? Come nelle fiabe gotiche, tutto ciò che è bello e perfetto viene sporcato. Il male trionfa.
La femminilità emerge con dolore e prepotenza laddove è soffocata. Le sfumature sono tantissime, impossibile non rimanerne catturati.
L'esordio gotico di una grande talento atteso e confermato
Pubblicato da Racconti edizioni (giugno 2021), Neroconfetto conferma l'atteso esordio nel mondo editoriale di una grande scrittrice. I racconti di Giulia Sara Miori sono apparsi su note riviste letterarie come Narrandom, Altri Animali, Nazione Indiana, L'indiscreto.
Neroconfetto garantisce quanto già si presupponeva. La conferma arriva con una raccolta di racconti diversa dal solito sia per lo stile sia per la qualità della scrittura ispirata a grandi della letteratura come Bram Stoker, Stevenson, Henry James, Lovecraft, Edgar Allan Poe. Avevamo bisogno di qualcosa di "alternativo" e questo libro ne é la prova. La penna noir dell'autrice racconta un universo macabro e buio dove una semplice giacca , come nel primo racconto "La giacca", può diventare una calamita di attenzioni subdole e provocanti fino alla morte.
La femminilità raccontata secondo sfumature sottili e primordiali
"E le albicocche, le ho detto, e le albicocche, Camilla? A maggio dobbiamo comprare le albicocche acerbe, ti ricordi le albicocche, Camilla? Non dire assurdità, ha detto lei, le albicocche non contano niente. E Giove, allora, come la mettiamo con Giove, anche quello non conta niente? Come la mettiamo col pianeta gassoso che se metti il dito sprofondi, come la mettiamo con le mele le pere le ciliegie? Come la mettiamo, Camilla? "
Gli uomini in Neroconfetto sono vittime delle donne o personaggi codardi che si danno alla fuga ben presto. Alcuni di loro sono traditori senza condanne fondate in un universo macabro che ci riporta alla natura selvatica e primordiale dell'essere femminile. Anche il rapporto con la maternità e il contatto con l'infanzia é ambivalente. Le suggestioni che emergono ritraggono la donna in modo simbolico come creatura capace di dare la vita ma anche di toglierla come ne "La culla". Greta é appena tornata a casa dopo il parto e vive il primo contatto con il neonato percepito come essere mostruoso e diabolico. Nessuno deve scoprirlo, suo figlio é una creatura malefica. Mentre, nel racconto "Occhiali", Dora riesce a padroneggiare la sua esistenza solo indossando un paio di occhiali nuovi. Nonostante tutti suppongono che indossandoli sia una persona diversa, la protagonista diventa una donna sicura di sé senza perplessità sull'uomo sposato che aspetta senza mai conferme di una svolta sentimentale. Le donne sono raccontate nella loro forza e nella loro debolezza come protagoniste attive di una quotidianità fuori dal comune. I nomi dei personaggi sono tutti particolari collegando le protagoniste con un nodo che sembra stringerle fino a soffocarle.
La femminilità é narrata nelle sue ombre e nei suoi lati oscuri ispirandosi alla fiaba gotica. Non esistono principesse, ma solo streghe. Non esiste solo il bene o solo il male. La chiave di interpretazione che ci offre dipende solo dalla nostra capacità di lettura contro un mondo che esige che la donna sia a tutti i costi perfetta e impeccabile inconsapevole dei mostri che deve affrontare.
Giulia Sara Miori è nata in Sicilia ma ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Trento. Nel 2001 si è trasferita a Milano, dove si è laureata in Lettere, ma da diversi anni vive e lavora a Utrecht. Nel 2020 è stata finalista al concorso di Oblique 8×8. Suoi racconti sono usciti per Narrandom, Altri Animali, Nazione Indiana, L’indiscreto. Neroconfetto è il suo esordio.
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