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Giusy Laganà per Viaggi Letterari

Le mantidi - il ritorno di Diletta Lombardo


"Il resto del mondo può' solo restare imbalsamato a osservare la forza e la follia con la quale una madre protegge il figlio. Le aveva guardate nell'ultimo istante prima di precipitare: erano piangenti, sconvolte, scarmigliate, si abbracciavano sorreggendosi innanzi al delitto che avevano appena commesso".


Dopo Non so nulla di te uscito per Robin nel 2017, Diletta Lombardo torna con un libro non solo di narrativa rosa ma orientato verso il thriller. Eclettica e bravissima nella scrittura, questa autrice ha la capacità di catturare il lettore fin dalle prime pagine catapultandolo nella dimensione immaginaria raccontata.

Siamo in un piccolo viaggio silvano senza tempo, lontano dalla metropoli e dal progresso. Una piccola comunità di donne tutte laureate e muscolose, quasi amazzoni, vivono al suo interno organizzando le loro esistenze in modo scientifico.

Si tratta di scienziate infatti, donne che non vivono lì per caso o per scelte di vita.

"Il buio da queste parti è qualcosa di sconfinato, un inchiostro che assedia ogni orizzonte e anche il sopra e il sotto. Questa mancanza di confini visibili e riconoscibili mi crea un disagio nuovo, come un ammonimento che proviene dalle viscere."

Un giorno Thomas e Manuel si perdono al suo interno per puro caso. Qui inizia il breve soggiorno di Thomas, affascinato da questo mondo parallelo misterioso e al tempo stesso inquietante. Tante sono le domande che inizia a porsi ma le donne si dimostrano schive e poco ospitali.

"E' questo posto a farmi improvvisamente regredire, mi riporta indietro e fruga tra memorie che avevo da tempo scansato".


Una tra di loro. Nerea, affascina Thomas fino al punto di innamorarsene. Ma Nerea non può, per la missione portata avanti, innamorarsi di un uomo. Nel villaggio non ci sono uomini ne loro ne hanno bisogno.

"Questa è una provocazione, è la mia provocazione per te. Contaminare il tuo suono con il mio, fonderlo e renderlo completo e perfetto. Una magia, le nostre due energie che si mischiano. Non so se sia la musica o la vicinanza con il suo corpo, ma sento un calore nuovo divampare nel petto e irradiarsi lungo le braccia".


Inizia il loro sfiorarsi di nascosto, la loro attrazione fisica sempre più' potente. Le altre donne pero' ostacolano questo amore appena nato. Tanti misteri infatti albergano nel bosco tra cui anche una sospetta e passata morte.

Tutto nasce per una serie di esperimenti di eugenetica sul DNA umano e animale iniziati molti anni prima e che adesso sono costretti a rivelarsi al mondo intero.

Una storia avvincente e delicata, l'amore tra Thomas e Nerea appena nato e il mistero della comunità scientifica al femminile vi consentiranno di leggere con piacere e senso di meraviglia questo nuovo libro di Diletta Lombardo che come sempre non delude mai. In libreria dal 1 settembre, questo libro è da leggere assolutamente!


Un'autrice brillante dalle storie intense...

Vi consiglio caldamente di recuperare anche il libro precedente dell'autrice.

La storia è magnetica. Sono 134 pagine di vita, pura e reale. L’intreccio di due storie, Alice, la madre, e Noemi, la figlia. Un segreto non condiviso e la fragilità di due donne di due generazioni diverse ma guidate dall’amore e dalla ricerca di sé stesse, per capirsi e capire in fondo cosa è la vita. I viaggi di Alice, innamorata del suo primo grande amore adolescenziale, Pietro, ma sempre con Alan, quel ragazzo incontrato per caso a Venezia, che l’accompagnerà nei suoi viaggi e nelle traduzioni in giro per il mondo. I loro incontri nascosti dagli occhi di chiunque perfino alla figlia. I loro amori vissuti e la loro passione per il loro lavoro sempre e comunque. E poi Pietro, il suo primo amore. Le parole inespresse per un futuro insieme e infine due vite diverse. Noemi ama la vita come la mamma, ama Filippo e ama Alice più che mai. Ma è consapevole del segreto materno e sulla domanda più importante: Chi è suo padre? E infine, chi è sua madre? Perché Noemi di sua madre non conosce nulla e si ripete sempre la stessa frase, “ non so nulla di te”…


 

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