Cercando Virginia - di Elisabetta Bricca
"Era così difficile seguire i pensieri di Virginia Woolf. Cercava di afferrarli, di comprenderli, ma le sfuggivano. Forse, erano fuori dalla sua portata e la signora Dalloway aveva sopravvalutato le sue capacità. Quale poteva essere il punto d'incontro tra lei e quella scrittrice dal pensiero tanto profondo, a volte quasi inafferrabile?"
Quale può essere il punto d'incontro tra una giovane ragazza, Emma Stefani, e la grandissima Virginia Woolf? Quante volte abbiamo trovato nei libri risposte che prima ignoravamo? Come dice Daniel Pennac - ogni lettore leggendo cerca sé stesso - , ma basta? Alle volte si, può bastare.
Elisabetta Bricca, dopo Il Rifugio delle ginestre (Garzanti, 2017), torna in libreria con un nuovo libro ispirato a Virginia Woolf. Chi mi segue e mi conosce, sa bene quanto io sia legata a questa grande scrittrice inglese e quanto per me lei rappresenti. Elisabetta Bricca con Cercando Virginia (Garzanti, 2020), sorprende i suoi lettori con una storia travolgente, dove una ragazza semplice e senza nulla in mano, riesce a trovare la sua strada e la sua personalità attraverso l'amore per la lettura.
Siamo nel 1976, Cortona. Emma si ritrova rannicchiata nel fienile con un padre padrone e una madre che riesce a giudicarla solo con lo sguardo. Dopo un brutto episodio e stufa di nascondersi, vittima dei soprusi maschili e famigliari, con l'aiuto di Settimio, il generoso fratello, Emma riesce a scappare e trovare lavoro come cameriera nel palazzo di una ricca aristocratica di origine inglese chiamata da tutti la "signora Dalloway", come la famosa opera della Woolf. Emma inizia una nuova vita, accolta e compresa per la sua indole complessa, amata per ciò che è destinata ad essere. Ma per riuscire a portare a compimento il suo destino, il percorso sarà tortuoso e dovrà lottare contro ogni ostacolo si presenti sul suo cammino, rappresentato da accuse e giudizi falsi e moralisti.
Molto è cambiato rispetto al precedente libro di Elisabetta Bricca (fai click sull'immagine per leggere la recensione) ma ancora una volta, al centro delle sue storie, prevale il senso di libertà e di emancipazione da chiunque limiti l'indipendenza individuale. La donna per Elisabetta Bricca deve essere libera da ogni vincolo sociale, famigliare, economico. Capace di portare alla luce il concetto di femminismo così come comunicato da Virginia Woolf, Elisabetta Bricca racconta di una femminilità spesso data erroneamente per scontata. Scriveva così nel suo precedente libro:
"Con il tempo ho capito che possiamo bastare a noi stessi e che le risposte sono tutte lì, dentro di noi. Se sei tornata qui è perché senti che non potresti essere da nessun'altra parte. Devi solo fare ciò' che è necessario. A volte è doloroso farlo. Ma è l'unico modo che hai per sapere chi sei e cosa vorrai essere."
Il rifugio delle ginestre (Garzanti.2017).
In Cercando Virginia, l'amore per i libri e quello per una scrittrice in particolare, diventa il vero veicolo per l'emancipazione, la chiave di volta per diventare sé stessi.
Ogni amante della Woolf inizierà ogni capitolo di questa storia con una frase delle opere di Virginia e sarà accompagnato in un viaggio attraverso i suoi sussurri. Un meraviglioso elogio moderno a una grandissima scrittrice immortale e indimenticabile. Un richiamo a quello che ogni donna deve essere, attraverso qualsiasi forma e mezzo per essere semplicemente sé stessa.
Elisabetta Bricca, nata e cresciuta nel cuore di Roma, è laureata in Sociologia, comunicazione e mass media; è copywriter, autrice e traduttrice. Vive con il marito e le due figlie al Rifugio del Daino, un antico casolare umbro circondato da ulivi e boschi, che domina il Lago Trasimeno. È appassionata di arte, cucina, vino e natura. Seguo Elisabetta Bricca da più di tre anni e provo stima per lei sia come donna che come scrittrice, sia per le storie da lei raccontate sia per le parole e i messaggi che trasmette.