La trasparenza del camaleonte - di Anita Pulvirenti. Cerchiamo sempre qualcosa là fuori, qualcosa ch
"Circolano molte leggende sul camaleonte. La più famosa di tutte é che cambi colore per mimetizzarsi. Non é del tutto corretto: il camaleonte, infatti, cambia colore sopratutto per amore."
Sarò sincera, leggendo queste pagine, mi sono ritrovata a identificarmi con Carminia, la protagonista del libro d'esordio di Anita Pulvirenti, uscito lo scorso gennaio per Dea.
Carminia é una ragazza che segue una routine molto rigida, regole non abitudini, imposizioni non consigli. Vive isolata nel suo monolocale ed esce per andare in ufficio sempre alla stessa ora, compiendo ogni giorno le stesse mosse, gli stessi movimenti decisi dalla sua tabella di marcia da rispettare senza alcun scrupolo. Non parla con nessuno, non guarda negli occhi nessuno, non vuole amicizie perché é contenta così al riparo dal mondo, nel suo mondo. Vi chiederete, tu in cosa le somigli? Io parlo, comunico, guardo negli occhi. Non ho regole ferree di vita e mi piace fare amicizia. Ma, nelle sue severe abitudini, ho visto emergere le mie. Nella sua voglia di rifugiarsi dagli altri e dal mondo, nel suo preferire non superare i confini lontani, ho visto il mio mondo interiore, la mia fragilità mescolata con la sua.
Carminia ha quarant'anni e soffre della sindrome di Asperger. Ha un nome particolare perché inventato da sua madre per ricordare un padre che lei non ha mai conosciuto. E' una ragazza difficile che potrebbe fare tantissime cose, ma é frenata dai suoi stessi limiti sociali.
"Preferirebbe anzi che le persone parlassero sottovoce, così da non disturbarla. Se potesse comunicherebbe a vibrazioni come i camaleonti, su frequenze così basse che per l'uomo sono pressoché impercettibili."
Tutti i giorni compie le stesse nevrosi, come controllare lo scorrere della carta igienica nel porto rotolo o lasciare gli oggetti secondo un ordine rigoroso. Prepara un menu fisso per ciascun giorno della settimana, ha diciotto copie del suo libro preferito e i suoi movimenti sono calcolati. In fondo sembrerebbe stare bene, in pace con sé stessa. Eppure emerge sempre qualcosa che non riesce a fare o a portare a termine che la disturba, generando una frattura. Quando finalmente le viene diagnosticata la sindrome di cui soffre, il suo ordine artificiale inizia a crollare. Non può più rimandare i conti con una vita che sembrava aver dimenticato, ormai é adulta e non può tirarsi indietro.
Carminia si sente e vuole essere invisibile. La sua trasparenza é camaleontica, si mimetizza in base al suo umore che fa su e giù continuamente. Ma deve iniziare ad abbattere il muro che la tiene al riparo dalle regole incomprensibili degli altri. Lei vorrebbe un mondo tutto suo, fatto di silenzi, senza regole e convenzioni sociali, ma ha la necessità di avere una strategia, anzi più di una, per resistere e sopravvivere.
"Lo sai che chi rientra nello spettro autistico preferisce stare da solo, non ama le effusioni, ha ipersensibilità sensoriale, non sopporta i rumori forti e le luci accecanti, non riesce a sostenere il contatto oculare, segue routine rigidissime, pensa per immagini, rispetta fin troppo le regole, non decodifica l'ironia e le emozioni degli altri."
Quando sua madre torna nella sua vita, Carminia deve conoscere il suo passato, quella storia che lei ha sempre rifiutato, tra la città dove abita e l'isola dove é nata. Cosa succede quando un elemento nuovo s'inserisce nella sua schematica esistenza? Magari una persona cara come una sorella o una madre? Come reagisce al cambiamento?
Anita Pulvirenti, finalista al concorso per inediti “Fai viaggiare la tua storia” creato da Libromania e Autogrill in accordo con DeA Planeta e Newton Compton editore per la qualità della scrittura e l’originalità della narrazione e della caratterizzazione dei personaggi, arriva al cuore dei lettori con La trasparenza del camaleonte. Una storia delicata come il cristallo per la bellezza dei suoi riflessi che possono avere luci diverse. Cosa si aspetta da Carminia? Lei rimane fedele a sé stessa, sempre.
Forse solo l'amore l'avrebbe convinta a modificare le sue regole interiori, quelle che ha dovuto costruire per sopravvivere a un mondo che non le appartiene.
In fondo tutti siamo un pò come lei e il camaleonte, cerchiamo sempre qualcosa là fuori, qualcosa che ci convinca a cambiare colore e a lasciare la nostra trasparenza, ma la nostra natura non sarà mai veramente diversa, scegliamo noi il colore che vogliamo essere, anche quello che non vede nessuno.