Ragazze elettriche - di Naomi Alderman
"C'é nell'aria l'odore di qualcosa, come il profumo della pioggia dopo una lunga siccità. Prima una persona, poi cinque, poi cinquecento, poi interi villaggi, poi città, poi stati. Un germoglio dopo l'altro, una foglia dopo l'altra. Sta accadendo qualcosa di nuovo. La portata dell'evento continua a crescere."
Margaret Atwood lo ha definito "elettrizzante e scioccante", io da umile lettrice lo definisco semplicemente "elettrico" e "femmineo". Un libro dove sono le donne che conquistano con la forza il potere del mondo. Le cause di questa anomalia genetica ancora non sono chiare, ma una cosa é sicura: hanno tutte la scintilla o matassa, un organo rimasto assopito per secoli. Ad un certo punto tutte le donne, o quasi tutte, scoprono di avere questo potere capace di sottomettere il genere maschile e governare. Utopico? Decisamente si. Distopico? Anche. Un conto alla rovescia che descrive i cambiamenti di un mondo che si risveglia con una consapevolezza nuova e amara, proprio come un drastico mutamente climatico irreversibile. Perché? Solo perché il potere del fuoco é delle donne. Ovviamente anche qualche uomo scopre di avere la matassa, mentre per gli altri diventa un obbiettivo meramente chirurgico.Quattro personaggi ci guidano tra i diversi scenari sociali, politici, mediatici e confessionali che il rivoluzionario ribaltamento delle gerarchie e dei rapporti di genere ha innescato, raccontandoci come la diffusione della scintilla del potere femminile sia rapidamente degenerata nella depravazione. Le donne ora distruggono, violentano, seviziano e uccidono proprio come prima di loro avevano fatto gli uomini. Questa è l’atroce verità. L’universo distopico di Alderman, infatti, cresce e si sviluppa attorno ad una questione attualissima e disturbante: perché le persone, al di là del sesso e della razza, abusano del potere?
Perché nonostante siamo cresciute, noi donne, soffocate da un soffitto di vetro e dalla superiorità del ruolo maschile imposto dalla società patriarcale, potremmo finire, con in mano il potere, ad attuare gli stessi comportamenti dei tiranni che ci hanno precedute. Personalmente, oltre al contesto apocalittico, in cui le donne riscoprono la loro natura selvaggia e poco civilizzata, ho apprezzato molto l'analisi sociologica che la Alderman ha messo in atto, perché in fondo, tra uomo e donna, almeno su questo, non vi é alcuna differenza.