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Viaggi letterari

Il Libro Rosso – di C.G. Jung



Due sono le cose ancora da scoprire: la prima è l’abisso infinito che separa gli uomini tra loro; la seconda è il ponte che potrebbe collegare due esseri umani. Non hai mai considerato quanta insospettata animalità ti rende possibile la convivenza con gli esseri umani?” Il discepolo di Freud é stato unico nella sua ideologia archetipa e si é distinto dal suo maestro creando una psicoanalisi mistica e metafisica che ci collegano alla nostra età primitiva.Il Libro rosso è il libro segreto di Jung, soprattutto in quanto riproduzione simbolica di un altro universo, rappresentazione di un significato esistenziale che è, e deve rimanere ignoto. Le immagini interiori in esso evocate e personificate provengono infatti da una sorta di aldilà mitico: “operatori magici di forze psichiche autonome che solo attraverso un corpo a corpo con l’inconscio è possibile neutralizzare e incanalare in un percorso terapeutico”. Quella che Jung chiamerà più tardi «immaginazione attiva» è lo strumento inedito di cui egli si servì, nel corso della sua «discesa agli inferi», per suscitare i contenuti archetipici della psiche e oggettivarli attraverso il dialogo interiore, la scrittura, la pittura. L’obbiettivo del libro é quello di essere messo a disposizione per un progetto esistenziale il cui scopo è il compimento del proprio mito personale, l’auto manifestazione della Vita entro una vita ricca di simbolismo. Non dimentichiamoci l’importanza dei legami simbolici presenti tra gli esseri umani, il sogno interpretato mediante i simboli può’ essere rivelatore e strumento di analisi.

“Un uomo che non è passato attraverso l’inferno delle sue passioni, non le ha superate”. Carl Gustav Jung

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